Nosy
Be, oltre ad essere un punto ideale per partire alla scoperta
delle stupende che la circondano e la costa nord-ovest del
Madagascar ornata da splendide spiagge, puo' essere il punto
di partenza per scoprire l'interno del Nord del Madagascar.
Da Nosy Be si organizzano escursioni di qualche giorno ( da
Chez Alex ci si può accordare con i ragazzi
locali ) che generalmente toccano la citta' di
Diego Suarez e gli splendidi parchi e riserve del Nord quali
la Montagna D'Ambra e l'Ankarana. Chi ha piu' tempo a diposizione
e intraprendenza puo' approfondire il viaggio nel Nord del
Madagascar e con l'aiuto di un autista viaggiare in liberta'
alla scoperta delle bellezze di questa regione.
Comunque sia vale veramente la pena visitare l'interno della
Grande Isola per capire ed entrare in contatto con la realta'
del Madagascar che a Nosy Be e' stata modificata dal turismo
sia nel bene che nel male........
Ho riporortato alcune informazioni per quella che puo' divenatare
una ESPERIENZA
INDIMENTICABILE!!!!!
Diego Suarez
La citta' di Antsiranana (clicca
qui per la mappa), ancor oggi chiamata Diego
Suarez ( nome dei due ammiragli portoghesi che scopriorono
la baia all'inizio del XIVème secolo) e' situata su
un promontorio a sud di una baia di 156 km di lunghezza, la
seconda del mondo dopo quella di Rio de Janeiro come grandezza.
Citta' col terzo porto del Madagascar, conta 80.000 abitanti
circa. L'architettura generale della città, gli edifici
militari, l'hotel della marina, l'arsenale e le vie parallele
rettilinee ricordano la presenza dell'esercito francese per
piu' di 50 anni..
Diego e' una città cosmopolita e in essa risiedono
malgasci provenienti da tuuto il Madagascar, francesi e numerose
comunita' di commercianti Yemeniti, Somali, Comoriani, Arabi,
Cinesi, Indo-Pakistanani , coabitando con le popolazioni locali
Antankarana e Sakalava.
Nel XVII secolo un pirata francese e un frate romano si posero
a capo di una comunita' nella baia basata sull'uguaglianza
e la liberta, dando origine alla repubblica di LIBERTALIA
che pero' non ebbe seguito in quanto fu poi distrutta dalle
tribu delle colline circostanti.
Durante la seconda guerra mondiale, la battaglia che oppose
le forze coloniali francesi del governo di Vichy alle forze
inglesi che dovevano impossessarsi imperativamente della base
strategica di Diégo-Suarez, fece numerose vittime.
La maggior parte sono state seppellite a Diégo in un
cimitero creato a questo scopo. Le steli bianche allineate
menzionano l'identità e l'età di questi soldati.
Il cimitero è intrattenuto da una commissione dei paesi
del Commonwealth.
E' piacevole girare per le vie di questa citta' dall'aspetto
moderno e la vita notturna risulta molto animata e ci si puo'
ritrovare dopo una serata passata in qualche locale in una
delle numerose bancarelle sulla strada a bere o mangiare qualcosa
dove si viene a creare un ambiente amichevole e festoso.
I
Dintorni di Diego Suarez
Costeggiando
la baia si vede lo scoglio "Pan De Sucre"
dove delle cerimonie tradizionali (fijoroana) sono praticate
regolarmente e la bella spiaggia di Ramena ( a 20 km)
composta da Palme da cocco, capanne tradizionali di pescatori,
barche e piroghe, sabbia bianca...un luogo ideale per un tuffo
nel mare, la pesca ed il dolce farniente. Si puo' alloggiare
in alcuni posti sulla spiaggia e ammirare nella notte lo stupendo
cielo australe .
Nel fine settimana le famiglie di Diego e dintorni vanno a
Ramena e la spiaggia si anima di allegria.
A nord della citta' si trova "Le Mer d'Emeraude"
(il Mare Di Smeraldo) ,di grande bellezza è un'immensa
laguna colore verde smeraldo. Bisogna prevedere di partire
di buon ora perché è difficile passare con la
bassa marea il "falso passaggio" a causa dei coralli
affioranti. I pescatori di Ramena sono diponibili a dare passaggi
con le loro barche a buoni prezzi.....contrattando!).
La Baia dei Sakalava è una bella spiaggia localizzata
al Sud di Diégo Suarez. Questa lunga spiaggia di sabbia
bianca è formata del piccole isolettine accessibili
solamente quando c'e la bassa marea che ricopre una moltitudine
di frutti di mare, granchi, e ricci di mare.E' un luogo prediletto
dai" fun borders" locali che si evolvono in questo
posto stupendo. La Baie des Pigeons (Baia dei Piccioni
) e la Baia delle Dune (Baie des Dunes) sono due belle
spiagge di sabbia bianca e, come quella dei Sakalava, sono
deserte ed offrono una bella vista sul Mare di smeraldo così
come sull'unico passaggio della baia. Il mare e' molto bello
per fare un bagno con l'alta marea.
La Baie du Currier (Baia di Ampasindava) a 30 km circa
a ovest di Diego e' una baia affascinante e vale veramente
la pena visitarla per la bellezza e la pace che trasmette
questo luogo al quale si accede passando tramite una pista
tra saline e mangrovie. E' possibile incontrare i pescatori
al ritorno dal mare e magari comprare del pesce e mangiarlo
vicino le loro abitazioni dove verra' gentilmente cucinato...
40 km circa al nord-ovest troviamo il castello di Windsor
dove dall'altezza di 391 del monilita su cui fu costruito
si può ammirare a ovest il blu del canale del Mozambico
e le due piccole isole Nosy Hara e Nosy Hao, a est
dei villaggi, la baia e la città di Diégo, al
Nord la punta di Cap d'Ambre (punto che permette di
avere una vista del mare coi suoi delfini, balene ed i suoi
uccelli.), al Sud la baie du Courrier. Le tracce della fortificazione
sono ancora visibili e testimoniano la sua occupazione per
le Forze di Vichy durante la 2 guerra mondiale. Gli inglesi
se ne impossessarono all'epoca della liberazione di Diégo.
A 8 km da Antsiranana si trova la Montagna dei francesi;
la necropoli dei vecchi colonizzatori, denominata così
a causa dei combattimenti che opposero le forze coloniali
francesi agli inglesi.
Baobab,aloe, uccelli accompagnano la sua ascensione. Sulla
cima, dalla quale si gode un bel panorama della baia e Nosy
Lonjo ("isola appuntita" l'isoletta di 100 m
d'altezza e dalla forma di pane di zucchero, sito dedicato
soprattutto al culto degli antenati), numerose grotte con
i resti abbastanza recenti delle fortificazioni dei militari
francesi.
La Baia di Rigny ed il suo porto naturale di Lanivato, riparano
un'isoletta chiamata Anosy, luogo di tartarughe di mare e
cimitero dei discendenti persi ed arabi.
Da Diego ad Ambanja
A
35 Km Sud-Ovest da Diego, vicino la cittadina di Jofreville
("Ambohitra" un tempo luogo di convalescenza
dei militari francesi per l'aria fresca e buona che si respira,
posta a1474 m di altezza) c'e il Parco Nazionale dellaMontagna
D'Ambra (Des Rousettes).
Costeggiando la Montagna D'ambra si passa per il Lac Sacrè
che deve il suo nome ad una credenza locale:
molto tempo fa uno stregone assetato chiese alle persone di
un villaggio un poco di acqua per estinguere la sua sete ma
questi gliela rifiutarono tranne una donna povera che lo accolse.
Lo stregone maledi' il villaggio e dopo aver fatto fuggire
l'unica persona che lo aveva aiutato sostitui' al villaggio
un lago e gli abitanti in coccodrilli. Oggi vengono eseguiti
dei riti sulle sponde di questo lago in favore dei coccodrilli
che dovrebbero essere i discendenti del popolo dei villaggio
che venne sommerso dalle acque.
Proseguendo verso sud troviamo Ambilobe localizzata
nella ricca valle del Mahavavy e può essere il punto
di partenza per la scoperta del Massif
dell'Ankarana con la Riserva speciale
dell'Ankarana dove sono presenti gli Tsingy e le grotte del
massiccio dell'Ankarana.
L'economia della regione si basa principalmente sulla produzione
dello zucchero. Le piantagioni di canna da zucchero (gestite
dalla societa' Sirama che produce 40.000 tonnellate di zucchero
l'anno) occupano migliaia di ettari ad ovest di Ambilobe.
Sempre verso sud si arriva a Ambanja sulle rive rive
del fiume Antsampahaho, una regione che per il clima favorisce
le colture del caffe', il cacao, l'Ylang Ylang, la canna da
zucchero. Siamo vicini ad Antsampahaho e Ankify, punti dove
si prende il traghetto per Nosy Be.
Da
Ambilobe a Antahala
Da
Ambilobe si puo' optare per muoversi verso Est e visitare
la parte Nord Occidentale del Madagascar famosa per la produzione
di vaniglia e altre spezie quali chiodi di garofano e cannella.
Dopo 30 km verso Vohemar si passa per Daranina e Betsiaka
villaggi di cercatori d'oro e proseguendo si raggiungono le
cascate di Mahavavi o cascate di Andranamamofona; luoghi
sacri, simboli della unione dell'uomo e della donna, per i
Sakalava e gli Antakarana. E' vietato entrare con pantaloni,
portare il cappello e fumare vicino al sito dove periodicamente
si svolgono funzioni religiose.
Si passa quindi al villaggio di Ambatoharanana dove
si celebra un rito che simboleggia l'unione tra la dinastia
"Zafimbolafotsy"partendo dal re TsimiharoI(1822-1882)
e la terra Antakarana. Questa cerimonia (Tsangatsaina) ha
luogo ogni cinque anni nel villaggio di Ambatoharanana (capitale
del Regno Antakarana) dove si pianta un nuovo albero in sostituzione
di quello vecchio piantato anni prima per simboleggiare l'unione
tra il re e il suolo, la fecondità e la terra madre.
Dopo circa 165 km da Ambilobe si arriva quindi a Vohemar
(a contrazione di "Vohitza Maro) città posizionata
in fondo ad una bella baia. La costa orientale, a nord della
penisola di "Masoala" è, malgrado l'abbondanza
di risorse agricole (vaniglia, caffè, chiodo di garofano),
molto isolata e le comunicazioni terrestri col resto dell'isola
sono limitate dall'unica pista che collega Ambilobe alle tre
città principali, purtroppo impraticabile durante il
periodo delle piogge.
A 7 km a sud di Vohemar si trova il cosidetto lago verde o
lago Andromotsara che deve il suo nome ad un fenomeno
di colorazione che muta in base alle condizioni metereologiche
e l'ora dovuto al riflesso della luce sulle alghe microscopiche
che contiene.
La credenza dice che quando la colorazione dell'acqua si oscura
gli antenati non sono contenti e bisogna offrire un in sacrificio
(es uno zebu'). Ci sono dei fady come attraversare il lago
in piroga e gli stranieri sono ammessi alla cerimonia solo
sotto determinate condizioni. Contrariamente al "lago
sacro di Anivorano", la carne non viene offerta ai coccodrilli
ma condivisa tra i partecipanti alla cerimonia.
Seguendo ancora verso sul di Vohemar la strada Nazionale si
arriva alla capitale econimica della regione Sambava(contrazione
di "Sahambavany"). Da visitare la "Cocoterie
Soavonio" una piantagione che produce qualcosa come 30
milioni di noci di cocco all'anno, la valle dei fiumi Bemarivo(a
nord)e Lokoho(a sud).
Durante la conquista delle regioni del Nord, Radama fece stabilire
verso 1860 una stazione militare ad Andramovolo, villaggio
vicino all'attuale città di Antalaha. Alcuni anni più
tardi, davanti all'insicurezza crescente nella regione, la
popolazione Betsimisaraka chiese al governo di Antananarivo
l'apertura di una stazione ad Ampandrozonana, 3 km di Sambava.
La richiesta fu accettata e la stazione fu diretta da un certo
Ramikotromavo. Ma il suo successore trasferì la stazione
a Soavandriana a Nord. Bisogna aspettare il 1897, poco dopo
la conquista francese da parte del tenente Gillet, soprannominato
"Menasombotro" (barba rossa), l'installazione della
sede del comando del distretto a Sambava.
La coltivazione della vaniglia e quella del caffè,
hanno contribuito allo sviluppo economico della città.
A un cetinaio di km da Sambava verso sud-ovest per Andapa
si incontra la Riserva Naturale di Marojezy o Riserva
Speciale di Anjanaharibe dove è allocata una foresta
pluviale e si estende intorno al monte Tsiafajavana con una
flora lussureggiante.
Riportandosi sulla strana nazione a Sambava si puo' proseguire
fino a Antahala che fino alla fine del XIX secolo,
era solamente un villaggio.
L'introduzione della cultura della vaniglia dal 1905 e la
costruzione di un porto ha favorito il suo sviluppo. Durante
la seconda guerra mondiale, la regione era diventata il più
importante centro di produzione di vaniglia dell'isola, esportando
più del 50% della produzione mondiale. Antalaha conserva
oggi ancora, il suo titolo di "capitale mondiale della
vaniglia."